Può oggi una campagna politica prescindere dall’utilizzo dei media digitali? Può la presenza on-line di un soggetto politico rimanere confinata al periodo elettorale oppure deve essere portata avanti in modalità 24/7/365?
La risposta, secondo me, è sscontata.
In particolare, i social media non devono essere utilizzati solo a fini di marketing e come pura cassa di risonanza di messaggi già veicolati attraverso altri canali, bensì anche (soprattutto?) per l’ascolto e per intavolare conversazioni.
Attualmente in Italia esistono ancora ampissimi margini di miglioramento sotto questo aspetto, numeri alla mano. Una primo passo è senz’altro lo sforzo di comprensione di quale parte della strategia comunicativa on-line di Obama sia replicabile o adattabile in Italia e in che modo.
La stessa informazione specializzata italiana, purtroppo non di rado, non aiuta il quadro generale in quanto non riesce ancora a fornire una informazione di qualità accettabile né dimostra di avere compreso le peculiarità dei canali digitali.
Per esempio, il povero Bruno Tabacci a cui è toccato (forse suo malgrado) il ruolo di quinto incomodo ha stupito (ma anche no) per l’assenza totale dei social media dalla sua strategia comunicativa. Che le sue possibilità di andare almeno al ballottaggio con le Primarie del PD fossero quasi nulle poco importa, visto che i social media dovrebbero ormai essere imprescindibili.
A parte la brillante iniziativa (credo indipendente) “Marxisti per Tabacci” (e Tabacci marxista certamente non è), il nulla.
Raramente mi informo attraverso la tv, quindi non ho idea di che voce abbia Bruno Tabacci o delle sensazioni che può trasmettere ad ascoltarlo.
Attraverso i media digitali mi sono però fatto un’idea di lui: ogni volta che leggo il suo nome, la mia mente è attraversata dall’immagine di persone che fanno volantinaggio fuori dalle fabbriche o dai gruppi editoriali delle testate di informazione (cartacea).
Oppure, dall’immagine di una 500 primo modello dal cui tettuccio un altoparlante gracchia il nome del candidato per cui votare.
Entrambe in bianco e nero.
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