L’Unione Europea stanzia 780 milioni di Euro per il 2011, con l’obiettivo di rilanciare la ricerca e l’innovazione nell’ICT: 120 di questi milioni saranno riservati a progetti che riguardano Internet.

Ora, io non sono in grado di capire se siano tanti, adeguati o pochi, anche considerando che fino al 2013 i fondi stanziati aumenteranno del 20% ogni anno; non sono nemmeno la persona più qualificata per capire se la ricerca su internet e sulla robotica siano prioritari in questo momento.

Posso solo dire che secondo me sarebbe già molto se riuscissero a coprire tutto il territorio (quello geografico, non quello calcolato dai carrier in base alla concentrazione degli abitanti) con la banda larga, oppure se riuscissero a introdurre seriamente Internet e l’informatica nelle scuole pubbliche (attraverso l’integrazione con le altre materie, l’adozione di testi elettronici, l’adeguata dotazione di hardware e software, la formazione del personale docente e quant’altro).

Prima che all’Internet del futuro io guarderei a quella del presente: cosa c’è da innovare sulle infrastrutture di rete? Non c’è già abbastanza carne al fuoco? Non ci sono già idee imprenditoriali e non che non riescono a decollare per l’inadeguatezza delle infrastrutture, delle leggi locali, delle regole per l’accesso a fondi e finanziamenti, per l’arretratezza della cultura digitale (quella vera)?

Oppure vogliamo aumentare ancora il digital divide tra chi ha accesso alle nuove opportunità e chi no?