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La Libia che non ti raccontano

30 Apr Posted by in Uncategorized | Comments

[…] Quindi, qui siamo nel territorio libico libero. Un giovane combattente per la libertà sta controllando il furgone, quando trova un grande straccio VERDE nell’auto di Cantgetright. Scoppia una rissa vicino alla macchina e un soldato estrae la sua pistola pensando di essersi imbattuto in un fedelissimo di Gheddafi. Cantgetright insiste nel dire che che lui usa lo straccio per pulire i vetri, ecc. e che la sporcizia sullo straccio conferma la sua storia. […]
[…] Le ultime ore avanzano e, mentre ci avvicinavamo a Bengasi, cominciò a piovere. Non posso spiegare l’odore del deserto nelle prime ore del mattino quando piove. C’è odore di …. vita, e di sollievo.
Abbiamo guidato attraverso il “Green Mountains” troppo in fretta. Non ho mai avuto il piacere di vedere un’oasi in mezzo del deserto.
Il sole stava sorgendo come il conducente spinto nel porto. Sono stato l’ultimo a uscire perchè davvero non ho nessun posto dove andare. La mia famiglia è intrappolata nella parte occidentale della Libia. “Io posso andare solo fin qui” ha detto. Il palazzo di giustizia. Ora il centro nevralgico della resistenza era stato strategicamente bloccato dal traffico. Ho camminato sul porto, con le mie borse legate sulle spalle. Non c’era una persona in vista. Tutto quello che ho sentito sono stati il vento e le onde che si infrangono contro i massi del porto. Le bandiere dell’indipendenza erano dappertutto. Sono stato in un territorio sconosciuto. Ma sapevo che era arrivato. Casa. […]

 

Sospiro.

 

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