Per la precisione i melt-through alla centrale nucleare di Fukushima potrebbero essere addirittura tre (e sottolineo il “potrebbero”, sperando che sia una preoccupazione infondata).
La differenza rispetto al melt-down di cui si è parlato fino a oggi la spiega molto bene Maria nel suo articolo, riportando anche i dati delle ultime rilevazioni:
Il meltdown si ha quando il combustibile nucleare, non più raffreddato, si fonde (“melt”) e precipita in fondo (“down”) ai reattori. In base a quanto scrive un gornale nipponico, nella relazione su Fukushima destinata all’Iaea (l’agenzia dell’Onu per l’energia nucleare), il Governo ora ammette la possibilità che il combustibile nucleare abbia anche fuso i reattori stessi (almeno in parte) e ne sia uscito. Il melt-through, appunto. Nel qual caso si troverebbe ora a diretto contato con l’ambiente.
non capisco perchè continuino a insabbiare, minimizzare e nascondere i fatti… sinceramente sia dal governo giapponese che dalle aziende(tepco in primis) mi aspettavo più trasparenza, ma evidentemente mi sbagliavo.