Come noto, l’altro giorno Twitter ha messo a disposizione un tool per risalire al primo tweet del nostro account o di qualsiasi altro, per festeggiare l’ottavo anno di esistenza del servizio.
Su segnalazione di Pier Luca, vedo che Lastampa.it l’ha utilizzato per risalire ai primi tweet di una trentina di politici italiani di una certa notorietà, con risultati spesso significativi e a volte persino inaspettati. Ecco come li leggo io.
- Renzi ha esordito con una battuta
- Letta con un hashtag (ma era già il 2012)
- Grillo con una dichiarazione da stalker
- Casini con un endorsement
- Monti con un virgolettato
- Maroni con un tripudio di punti esclamativi
- La Russa con le solite ironia e schiettezza (ma scivola sull’hashtag)
- Fassina con la promozione di un singolo contenuto su Facebook, la Boldrini dell’intero canale (mah…)
- Fassino con una riflessione
- La Bonino con un ringraziamento
- Lupi con i propri sentimenti
- Alfano sottolinea che è lui ad andare incontro agli altri, al contrario di Franceschini che li “accoglie” come se Twitter fosse una pagina o un profilo Facebook
- Bersani lascia intendere che il suo account Twitter sia usato a volte in prima persona (firma PB) e altre dal proprio staff
- Marino è iper-sintetico, ma anche Vendola adegua subito i contenuti al canale
- Gasparri comincia bene con un live twitting
- La Boschi è criptica, la Gelmini di più
- La Serracchiani in punta di piedi
- Formigoni e Pannella come event promoters; ci prova anche Pisapia, ma dimentica l’orario
