Sconvolto. Non trovo altri aggettivi per descrivere il mio stato d’animo nell’apprendere che ci ha lasciato un amico, un innovatore, un pezzo di Internet italiano.
Non è giusto. Non capisco. Non accetto.
L’ultima volta che ti ho rivisto e che ho conversato con te fu qualche mese fa, per una piacevole coincidenza, all’uscita dell’edificio dove lavoro. Era bello ascoltarti e confrontarsi con te: c’era sempre qualcosa da imparare.
Sembrerò esagerato nell’affermare che i social network e gli eventi non saranno più gli stessi senza di te, quelle reti digitali che si autoadattano ogni qualvolta un nodo viene a mancare, anche quando capita al nodo più rilevante di tutti. Quel tuo modo di essere hub ti rendeva speciale.
Io dico sempre che noi siamo ciò che condividiamo: per questo motivo, preferisco ricordarti per ciò che ci hai insegnato, anziché per il vuoto immenso che ci hai lasciato.
Ovunque tu sia andato ora, sono certo che continuerai a esserlo.
Ciao, Marco. Ti ricordo così, con questa bella foto scattata a IAB Forum 2009.