Sono rimasto a dir poco basito nel leggere quello che è successo a Byoblu.com.
Il danno è incalcolabile: tra contenuti, email, contatti e posizionamento SEO (mettiamoci anche il furto d’identità e quello che potrebbe farne l’autore del gesto, và) è una botta mica da ridere.
La curiosa coincidenza che il sito parli prevalentemente dei problemi politici che attanagliano questo Paese, spesso senza mezzi termini, lascia supporre che si sia trattato di un attacco mirato, cosa peraltro avvalorata dalle modalità con cui è stata perseguita.
Invito tutti a leggerlo, anche i commenti.
Purtroppo di realtà a rischio come Byoblu in Italia ce ne sono tante e molte di queste presentano probabilmente il loro stesso grado di vulnerabilità perché, diciamocelo francamente, salvo rare eccezioni un blogger tira avanti senza una struttura alle spalle e senza fonti di guadagno (anzi, spesso rimettendoci).
Queste risorse possono permettersele testate giornalistiche registrate, che però ugualmente a volte faticano a raggiungere l’obiettivo dichiarato di produrre utili, figuriamoci un blogger indipendente che vuole “semplicemente” fare informazione.