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Il legame tra contenitore e contenuti nella comunicazione on-line

04 Dic Posted by in Uncategorized | Comments
Il legame tra contenitore e contenuti nella comunicazione on-line

Central Panel of the Storytelling Panel

Dal report KWD Webranking 2014 sullo stato della comunicazione corporate in Itralia e in Europa emergono essenzialmente due cose: la prima è la conferma del forte legame tra contenitori e contenuti. La seconda è che le società italiane sono in forte ritardo rispetto a quelle del resto d’Europa (o, almeno, le principali).

Contenitore e contenuti devono essere assolutamente in sintonia, così come la comunicazione on-line e quella off-line. Il tutto deve essere infine coerente con le strategie aziendali. Occorre quindi fare molta attenzione quando si fanno queste scelte, pena il fallimento della strategia di comunicazione.

Concentrandoci sulla comunicazione on-line, occorre evidenziare che questa è completamente diversa a seconda che si tratti per esempio di customer care oppure di PR e media relations.
Nel primo caso è il visitatore ad attivare la comunicazione; in questo caso deve trascorrere sul canale il minor tempo possibile, in quanto è alla ricerca di informazioni o di qualcuno che gli risolva un problema. Lui non vorrebbe stare lì, perché ha altre cose più interessanti da fare, ma vi è costretto.
Le caratteristiche del canale devono perciò essere la semplicità d’uso, l’accesso in mobilità e la velocità. Il visitatore deve essere guidato passo passo, senza aggiungere altre frustrazioni a quelle che probabilmente ha già in quel momento. Sotto questo punto di vista, walled garden e app mobile sono perfetti. Un esempio? L’app di ENI luce e gas.

Nel secondo caso, al contrario, è l’azienda a iniziare la comunicazione perché vuole trasmettere un messaggio importante che la riguarda; l’obiettivo è quindi quello di fare in modo che il visitatore trascorra il maggior tempo possibile sul canale. Deve quindi essere intrattenuto, coinvolto, informato. In questo caso, contenuti multimediali e interattivi fanno benissimo; una delle ultime tendenze è quella di ricorrere alle tecniche di storytelling anche per la comunicazione corporate. Un esempio? Il nuovo portale responsive Edison.

 

corporate-storytelling

 

Quindi, assolutamente niente app mobile ma accesso via browser. Inoltre, alla realizzazione di una ulteriore versione ottimizzata per mobile è molto meglio un sito responsive che si adatti automaticamente al device (sia fisso che mobile) e che presenti gli stessi contenuti. Il visitatore deve essere messo in grado di costruirsi una esperienza personalizzata, fuori dagli schemi.

corporate-trasparenza

 

La trasparenza è fondamentale, ma è solo uno degli aspetti da curare. Anche la tipologia di contenuti è importante, specie se orientata alla personalizzazione (contenuti studiati appositamente per la fruizione da quel canale) e alla credibilità (apertura, con criterio, a user generated content ed employee advocacy).

 

 

Non sempre è facile coinvolgere se prodotti e servizi che offriamo hanno poco appeal, come nel caso di idrocarburi, cemento o bulloni. In questo caso occorre fare leva su identità e valori condivisibili. Un codice etico e l’attenzione concreta verso la sostenibilità ambientale sono certamente da prendere in considerazione.

 

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