A febbraio avevo mostrato un esempio virtuoso di social media editor, riguardante la gestione della pagina Facebook de Lastampa.it.

Oggi mostro il caso opposto, cioè come NON amministrare una pagina Facebook.

No ore pasti e serali

C’è un magazine italiano con una pagina Facebook con oltre 600 mila fan, gestita da due social media editor.

Questa pagina è stata hackerata verso le ore 20 italiane di ieri: gli admin ne perdono il controllo e compaiono post pornografici con relativi like in gran quantità, generati da profili fake. Tuttora è in questo stato, anche se il team di Facebook è stato coinvolto.

Dopo ben 15 ore intervengono gli ex admin, come semplici commentatori, informando del problema gli iscritti alla pagina.

Ai due social media editor va tutta la mia comprensione, però questa azienda ha un problema organizzativo e culturale. Tra il presidio 24/7/365 a quello “no ore pasti” credo che una via di mezzo si possa trovare.

E’ inammissibile avere tempi di risposta del genere; è responsabilità dell’azienda capire l’importanza di un presidio efficace, collocare sé stessa all’interno di un diagramma delle criticità e capire quali interventi occorre intraprendere per ridurre al minimo i rischi (per esempio, evitando di gestire esageratamente al risparmio lo staff dedicato ai social media).

[UPDATE] Sono ormai trascorse 36 ore da quando l’account è stato hackerato. I commenti degli ex gestori della pagina sono stati rimossi dagli hacker, che nel frattempo hanno pubblicato altri contenuti hot.

Ecco invece alcuni dei commenti delle persone che si ritrovano questi contenuti nella propria timeline.