UkraineDesk è un progetto di curation collaborativa verticale appena partito, con l’obiettivo di informare sulla crisi in Ucraina e con la particolarità di essere condotto non dal basso ma da diverse testate che hanno unito gli sforzi.
Forse non sarà una novità assoluta, ma sarà molto interessante vedere se una collaborazione di questo tipo funziona e se può essere replicata.
Le testate che vi partecipano sono @VICEnews, @Mashable, @Digg, @MotherJones, @QZ e @BreakingNews.
Normalmente, una singola redazione può coprire efficacemente un evento specifico – le elezioni politiche di una nazione, un evento naturale, un evento sportivo, ecc. – attraverso articoli raccolti sotto una categoria specifica sul sito, un feed RSS specifico sugli stessi, uno o più autori dedicati esclusivamente a quello o un account social specifico. Il problema è che tutto questo deve essere sostenibile, cioè il numero e la qualità dei contenuti pubblicati devono essere tali da giustificare l’esistenza di un canale dedicato e l’attribuzione delle risorse.
Le testate che partecipano a UkraineDesk sono generaliste e l’Ucraina è solo uno dei tantissimi argomenti trattati (Mashable è addirittura focalizzata su contenuti tecnici e social media). Da sola, ciascuna di esse probabilmente non giustifica la creazione di un proprio canale dedicato; ecco quindi spiegato il motivo che ha portato al lancio dell’iniziativa.
La mia impressione è che possa funzionare: dimostrazione ne è che – pur seguendo già Vice, Mashable, Mother Jones, Quartz e Vice – non ho saputo dell’esistenza di questa iniziativa (nata da poche ore, peraltro) fino a che l’account @BlogsofWar ha iniziato a seguirmi su Twitter. Incuriosito, ho guardato la sua timeline: ho così scoperto che effettua un’eccellente copertura quasi in real time dei conflitti nel mondo e che ha appena aderito al progetto #UkraineDesk. Da qui, ho visto in cosa consiste questa nuova iniziativa.
I tweet sono ancora pochi – circa una ventina – e per lo più autoreferenziali (ricondivisione di tweet e link già diffusi dalle rispettive testate, con l’obiettivo di portare traffico ai rispettivi siti). Personalmente auspico qualcosa di più di una semplice aggregazione, ma è meglio aspettare qualche giorno ancora per fornire giudizi più accurati.