Chris Hanretty, che in passato si era già cimentato in studi predittivi con le ultime elezioni politiche italiane, dice che molti dei sondaggi pre-elettorali si sono discostati parecchio dai risultati finali soprattutto a causa delle limitazioni imposte dalla legge italiana nel periodo più caldo, quello immediatamente precedente alle date delle votazioni.
In questi giorni anche l’Iran si trova in periodo pre-elettorale, per stabilire chi sarà il successore di Ahmadinejad. C’è uno studio che utilizza la tecnica delle predictive analytics per capire chi, tra i 686 (!!) candidati, ha le maggiori probabilità di diventare il futuro presidente iraniano. Il favorito sembrerebbe Khamenei, come si può vedere dal grafico interattivo dove vengono mostrati mention ed eventi (passati, presenti e futuri) collegati a ogni candidato.
Tra due settimane, quando saranno noti i risultati delle urne, vedremo se questo approccio avrà fornito indicazioni sufficientemente precise.