E’ un attimo: un personaggio politico pubblica sui social media un contenuto che però viene percepito come particolarmente fastidioso.
Che fare in questi casi? Rimuovere il contenuto incriminato, tentare la strada del dialogo oppure entrambe le cose?
In realtà dipende dalla singola situazione: se si è convinti delle proprie idee, il contenuto non va rimosso e si dialoga per spiegare le proprie ragioni.
Se invece ci si rende conto di aver condiviso una fesseria enorme nel condividere un contenuto, meglio rimuoverlo, si dialoga per spiegare che si è compreso l’errore e si chiede scusa.
Maurizio Gasparri, vice Presidente del Senato della Repubblica Italiana, ha scelto la strada della non comunicazione, del nascondo tutto sotto lo zerbino.
E cancella il post.
Il risultato è il famoso effetto Streisand che dovrebbero conoscere da anni anche i sassi, ma evidentemente non è così.
Tutta la pagina Facebook dell’on. Gasparri è invasa dal testo del Carabiniere Paolo Toscano copiaincollato da frotte di utenti su ogni post che capita a tiro. Parliamo di migliaia e migliaia di commenti solo su quella pagina: io ne ho trovati addirittura fino ai post del 14 febbraio.
Poi, c’è anche tutto il resto del web e delle testate online.
Ecco lo screenshot del post rimosso (via @nonleggerlo).
Dal mio punto di vista, un caso studio su come NON usare i social media.