Dopo il grande successo ottenuto con la pubblicazione dell’edizione 2012, Adecco ci riprova e pubblica la versione 2013 di una ricerca che mostra dinamiche e trend di come anche le relazioni attraverso i social media influenzano domanda e offerta di lavoro.
I risultati di questa ricerca ci offrono molte conferme e molti dati interessanti che danno una sensazione abbastanza precisa dei trend in corso.
Il primo dato ci racconta di un mercato del lavoro che in Italia è sempre più digitale e sempre più social; purtroppo sia la domanda che l’offerta utilizzano ancora male gli strumenti e i canali disponibili o comunque non parlano la stessa lingua.
I canali social vanno sfruttati per quelle che sono le loro peculiarità: in particolare on-line è meglio costruire relazioni che cercare semplicemente contatti. Inoltre occorre saper comprendere le diverse caratteristiche di ogni canale per utilizzarlo al meglio.
La domanda e l’offerta di un posto di lavoro devono cominciare molto, molto prima del momento in cui se ne avrà l’esigenza: è fondamentale curare meticolosamente la propria presenza on-line, con un occhio di riguardo alla propria reputazione. Questo vale sia per le aziende che per i candidati: in molti casi questo è stato motivo di scarto dell’opportunità.
Purtroppo emerge anche che la privacy in diversi casi viene violata (da parte delle aziende) o messa a rischio dall’incauto utilizzo degli strumenti social (da parte dei candidati).
Ho raccolto in uno Storify dati e commenti circolati durante la presentazione dei risultati di questa ricerca.
Metodologia utilizzata
La ricerca è stata condotta esclusivamente in modalità online (attraverso siti, newsletter, d.e.m., email, social network), è stata svolta nel periodo novembre 2012 – febbraio 2013 e ha coinvolto 13.283 candidati e 479 selezionatori.
Meritati ringraziamenti per questo lavoro vanno in particolare a Ivana e Cecilia.
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