Serata insanguinata, al Cairo.
Dal quartiere di Maspero sono partite le proteste dei cristiani copti – che costituiscono il 10% della popolazione – contro le intimidazioni nei loro confronti.
I toni sono saliti, quindi ai primi atti di violenza è intervenuto l’esercito, a modo suo.
Le informazioni sono molto contrastanti: secondo la tv di Stato gli scontri sarebbero avvenuti tra cristiani e musulmani, mentre ci sarebbe qualche morto. Secondo parecchi testimoni oculari, mezzi militari blindati si sarebbero diretti contro i manifestanti, causando un massacro. Sul web – soprattutto grazie a Twitter – girano foto e video eloquenti.
Verso la mezzanotte, il bilancio è drammatico: si parla di 23 morti ammazzati e 183 feriti.
Gli ospedali sono pieni. Mancano i medici e il sangue per le trasfusioni. Su Twitter girano appelli.
I media tradizionali non brillano nella copertura dell’evento: sembra che anche la divisione araba della BBC non racconti le cose esattamente come stanno. Personalmente, ho trovato “molto prudente” persino AlJazeera English.
Gli hashtag da seguire su Twitter sono #Maspero, #Cairo e #Egypt, in quest’ordine.
Se vi interessa, in alternativa c’è la mia lista che copre le notizie su Nord Africa e Medio Oriente.