Mi sono imbattuto per caso in questa interessantissima presentazione dove Mike Dunn in appena tre decine di slide parla della sua visione del futuro dei media collegando con incredibile abilità media, giornalismo, web semantico, linked open data, web analytics, web advertising, SEO, content curation e social CRM.
Tra i passaggi più rilevanti, evidenzio quelli che indicano di:
- strutturare i contenuti per renderli più rilevanti
- contestualizzare l’audience e non i contenuti
- utilizzare standard aperti
- trattare i contenuti come di solito si trattano i dati
- applicare i concetti di web semantico e di linked data ai contenuti
Il tutto orientato al raggiungimento del ROI, al miglioramento dell’efficienza, al miglioramento della produttività, con focus sull’innovazione (anziché sulla visione comune del contenuto come commodity) e sull’audience (anziché sui contenuti).
Questa è musica per le mie orecchie: non capita quasi mai di sentire certi discorsi nel mondo dell’editoria, da dentro.
Assolutamente da leggere.
[DISCLAIMER] Mike Dunn è CTO e VP presso Hearst Interactive Media, dello stesso gruppo per cui lavoro. Questo non ha influenzato in alcun modo il mio giudizio sui suoi contenuti.
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