E’ interessante il modo in cui la BBC sta sperimentando nuove forme di content curation.
Approfittando delle scarse e discordanti notizie provenienti dalla Siria, ha creato una specie di storia utilizzando gli strumenti abituali con una particolare metodologia.
Ecco i passi:
- ha individuato la notizia, partendo dalla fonte che l’ha segnalata
- ha contestualizzato geograficamente la notizia
- ha preso atto di non avere la possibilità di verificarla perché ai giornalisti stranieri è stato inibito l’accesso sul luogo
- ha attinto a tutte le fonti che l’hanno trattata
- ha catalogato i contenuti trovati, per fonte e per tipo di contenuto
- ha preso atto che le versioni erano discordanti da una fonte all’altra
- anziché prendere per buona una sola versione col beneficio del dubbio, le ha considerate tutte quante e le ha messe a confronto, lasciando al lettore le conclusioni o la possibilità di integrarle nel caso fosse in possesso di informazioni verificate e verificabili
- ha aggiunto il materiale sulla vicenda già pubblicato sul proprio sito (notizie storiche, dati) per contestualizzare le informazioni attuali
- ha indicato riferimenti a siti esterni per chi volesse ulteriori informazioni, senza il timore di perdere il lettore, per il quale al contrario questi link aggiungono valore
- ha aggiunto riferimenti a storie simili (nello specifico, alla primavera araba)
Nella pratica tutto ciò si traduce come nello schema che ho realizzato, creando opportunità per fare riflessioni intriganti.
Un metodo di lavoro trasparente, che ha il limite – probabilmente insuperabile – di passare dubbi e problematiche al lettore. Un’ammissione di impossibilità.