Foursquare rilascia la versione 3.0 della propria app ma, leggendo l’elenco delle caratteristiche, ho come l’impressione di averne già sentito parlare diverso tempo fa.
Leggo di una nuova sezione “Explore“, di nuovi tipi di offerte e di una classifica rinnovata per i punti guadagnati.
Techcrunch dice sul nuovo servizio di interrogazione delle raccomandazioni:
The recommendation engine will make the mobile apps more useful to people on the go
Questo approccio viene ribadito sul blog ufficiale di Foursquare
making cities easier to use
anche se altre frasi mi sembrano in contrasto
we’re excited to let you play with three big new pieces of the master plan
Il fondatore Dennis Crowley spiega a Mashable:
The engine takes into consideration many factors including places you’ve checked in, frequency of checkins, places friends go, places friends go that you haven’t been to, places you’ve been with friends, time of day and day of the week
Praticamente vedremo maggiore enfasi su:
- suggerimenti, provenienti sia da parte della propria rete sociale che dagli sconosciuti
- nuovi criteri di attribuzione dei punti, che favoriscano sia l’accumulo dei punti che la condivisione di informazioni più utili
- ricerca di luoghi e persone affini con le mie abitudini
- allargamento e rafforzamento della propria rete di contatti
Aspetta, aspetta! Ora ricordo: quando avevo letto queste cose mi pare che fosse luglio oppure ottobre dello scorso anno. Eh già.
Nel frattempo continua a crescere il numero degli iscritti al servizio, con un discreto incremento della percentuale mese su mese. Ecco i numeri:
Foursquare quindi naviga a gonfie vele?
Forse no. Lo scorso novembre il numero di utenti negli States era in declino e l’incremento era dovuto alla crescita nelle altre nazioni. Anche il profilo degli utenti attuali sembra sempre più lontano da quello degli early adopters (questo però potrebbe essere un bene).
Per capirne di più sarebbe interessante avere da Foursquare, oltre al numero di iscritti, anche i numeri del trend degli accessi negli ultimi cinque mesi.
Meglio ancora, sarebbe bello conoscere anche i dati per area geografica: sull’Italia non mi risulta che ci siano ancora dati (recenti) su cui fare riferimento.
Google Ad Planner stima 3 milioni e mezzo di visitatori unici a febbraio su scala mondiale, la metà del numero di iscritti ufficiali a Foursquare. Mantenendo la stessa proporzione, possiamo azzardare che ai 48 mila visitatori unici dall’Italia corrispondano circa 100 mila iscritti sul territorio italiano.
Questi visitatori sono quasi tutti uomini e appartenenti alla fascia di età tra i 25 e i 54 anni; tutti insieme hanno visualizzato 990 mila pagine.
A parte questi metodi empirici, l’unica fonte ufficiale che parli dell’utilizzo di Foursquare in Italia mi risulta essere questa mappa dei check-in nel mondo, dalla quale si vede che siamo uno dei Paesi più attivi: in ogni caso è un po’ pochino.
Sempre secondo Ad Planner, oggi gli accessi globali sono in ripresa, ma ancora al livello dello scorso ottobre, cioè a circa 290 mila utenti unici giornalieri basati sui cookie (8,1 milioni diviso i 28 giorni di febbraio).
Se consideriamo che gli iscritti nel periodo da ottobre a febbraio sono passati da 3 milioni e mezzo a sei milioni (dati ufficiali), significa che la percentuale di utilizzo si è quasi dimezzata, passando dal 8,28% al 4,83%.
Come dicevo, si tratta di conti della serva, in attesa di dati ufficiali più precisi.
Sufficienti però a farci capire come mai Foursquare abbia introdotto tutti questi cambiamenti.