Ė saggio dire a chi ha fame che può andare a pescare, senza spiegargli dove può procurarsi una canna da pesca?
Ė saggio munire di canna da pesca chi vuole cibarsi di pesce, senza spiegargli come si utilizza?
È saggio spiegare come procurarsi il pesce a chi si ciba di sola carne?
Le risposte a queste domande possono sembrare scontate, eppure queste abitudini sono molto più diffuse di quel che si pensa.
A chi conviene, quindi?
Sicuramente ai pesci, che continueranno a sguazzare nell’acqua indisturbati.
Probabilmente ai venditori di canne da pesca, però presto il pescatore improvvisato finirà per buttare via la canna o svenderla a qualcun altro.
Forse a chi ha dato il consiglio, convinto di ricavarne prestigio oppure di essere ricompensato in qualche modo, però difficilmente il pescatore dividerà con lui il pesce che non riuscirà mai a pescare.
Certamente non al pescatore.
Eppure, quando leggo e sento di certe storie di persone mandate allo sbaraglio sui social media da sedicenti “esperti”, dove al posto della canna da pesca ci sono il dispositivo figo del momento o la soluzione web che va per la maggiore, la scena che mi viene in mente è proprio quella del pescatore sfigato.
Sarà forse perché c’è stato un periodo in cui sono stato pescatore sfigato anche io.